In questo pezzo il mio
intento è principalmente catturare l’osservatone e cercare di
fargli comprendere il dramma della seconda guerra mondiale (benché
io creda che per chi non l’ha vissuto sia difficile da immaginare).
Stalingrado 1944. Una
scena quotidiana di guerriglia, tra le rovine della città bombardata
un cecchino è schierato in una postazione improvvisata, dettata
dalla necessità del momento. Non ci sono molte scelte da fare per la
colorazione del soggetto e dell’ambientazione.
L'articolo completo è stato pubblicato sulla rivista italiana Soldatini
anche solo dettagli sono importantissimi l'angolazione scelta per l'ambientazione in muratura e l'aggiunta di una persiana in legno scolpita con un'anima in plasticard rivestita di Magic Sculp
PRIMA DOPO
Come sempre stendo una
base di primer nero, seguita da una successiva spruzzata di bianco
dall’alto per avere una prima modulazione di colore in chiaroscuro
che metta in risalto i volumi del modello.
Poi stendo le basi ad
aerografo utilizzando Random Tan + Ochre per l’intonaco esterno del
muro, italina red per i mattoni, blue per la bambola e per l’interno
della parete. Con particolare attenzione alla diluizione del colore e
alla pressione dell’aria, riesco in passi successivi e leggeri a
regolare l’intensità del tono lasciando che la base di chiaroscuro
sottostante emerga per aiutarmi nella definizione di luci e ombre.
Dove non sono stato
abbastanza attento riprendo le luci con del bianco per poi poter
amalgamare il tutto con la fase successiva a pennello.
Per il cecchino uso la
stessa tecnica limitandomi ad aggiungere un po’ di verde nella
mescola panna del tessuto e aggiungo subito sporcature su braccia e
pantaloni con l’ausilio di una spugnetta. In seguito ricopro queste
sporcature con una leggera spruzzata di colore di base in modo da
arricchire la trama (con sporcature diversificate sia per intensità
che per tipologia di marroni chiari, scuri e il color mattone).
A questo punto nella
seconda fase la scala del soggetto mi permette di fare ampio uso
della spugnatura. Ho dipinto l’ambientazione con l’ausilio di un
pezzo di spugna strappato e ho cercato di rendere interessante
l’intera superficie dell’intonaco. Con varie mescole di rosso,
marrone, ocra ho ripreso a pennello tutti i mattoni e alla fine ho
lumeggiato gli spigoli e i dettagli per far risaltare le forme
all’occhio dell’osservatore.
Per il legno ho usato
nero, marrone, ocra, carne clara con un’aggiunta di verde per
alcuni dettagli della griglia.
Per l’incarnato ho scelto un colorito
pallido per esaltare il rossore delle guance e del naso dovuto al
freddo per cui ho usato carne clara, blood red, lich purple ed ocra.
Ho solo accennato la barba aggiungendo del nero alla mescola
dell’incarnato.
Dopo una prima velatura ho punteggiato
con tratti più o meno ravvicinati a seconda delle zone di ombra o
luce e con successive velature ho amalgamato le zone in modo da
ottenere un effetto quanto più realistico di barba rasata.
Ho dipinto l’elmetto con una
spugnetta aggiungendo i dettagli a pennello.
Per il vestito ho ottenuto il colore
con una mescola di carne clara+ocra+alcuni colori dal set per il
bianco Andrea (ottimo per l’opacizzazione).
Ho usato il bianco solo per le luci
estreme e toni di grigio nelle ombre per dare risalto alle pieghe e
alle cuciture, contrastando in modo deciso dove occorre, infine per
renderlo più realistico sempre con una spugnetta ho creato segni di
sporco con rosso ocra e anche del marrone.
Con toni rossicci ho trattato la
borraccia e aggiungendo del giallo ad un marrone più chiaro per il
cuoio della borsa.
Per il bussolotto ho deciso di ricreare
l’effetto di metallo con la tecnica del metallo non metallo: con
toni di verde, contrasti decisi e punti di luce forte sugli spigoli
dove lo sfregare fa emergere il metallo sottostante, ritengo d’aver
creato un effetto abbastanza realistico e piacevole.
Dopo aver incollato il pezzo ho
aggiunto gli ultimi dettagli: la neve realizzata con prodotto
Prochima e i vetri infranti alla finestra con fogli di acetato
ritagliati e sporcati con pigmenti diluiti in acqua.
Tocco finale: con colori ad olio (
Rosso+Giallo+Bruno Van Dick) ho realizzato le colature sul muro
mettendo del colore e trascinandolo verso il basso con un pennello
bagnato di diluente.
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